malattie sessuali infettive

Boom di malattie del sesso fra i giovani.

In Piemonte 2.500 nuovi casi ogni anno.
Tra chi contrae malattie sessuali infettive cresce la frequenza dell’uso di “droghe da sballo”, un comportamento che aumenta i rapporti sessuali a rischio.

A registrare il fenomeno è il Seremi

il servizio regionale di epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive.

Dopo i nuovi casi di infezione da Hiv, il virus responsabile dell’Aids, l’allarme giovanile si sposta sulle infezioni sessualmente trasmesse (Ist) che hanno questi nomi: sifilide, gonorrea, clamidia, senza dimenticare il loro ruolo nel facilitare la trasmissione sessuale dell’Hiv che l’anno scorso ha registrato circa 250 nuove diagnosi in Piemonte.

Le malattie sessuali infettive sono così il risultato di un sesso “sballato” che non contempla rischi e pericoli come malattie acute, infertilità, esiti cronici e anche morte.
Il dato non lascia indifferenti: sono circa 2.500 le persone con Ist registrate ogni anno nei nove centri piemontesi di riferimento (3 a Torino e 6 tra Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbania e Vercelli). Due terzi sono uomini e sono giovani con meno di 35 anni (59%), il 22% ha meno di 24 anni. Le ragazze con meno di 24 anni sono il 33%, i ragazzi il 17%.

Nell’80% i pazienti con malattie sessuale infettive sono italiani

(un dato in crescita), il restante riguarda gli stranieri. A Torino, con l’85% delle diagnosi totali, si concentra la maggior quota di accessi e di diagnosi.

Un appello ai giovani , specie se adolescenti.
Usate il Preservativo perché con queste malattie non si scherza e di AIDS si muore.

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